Manifestazione "Idee all'aria aperta"

 
       
       
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... sui corsi

Un’incoraggiante esplorazione di potenzialità nascoste ma ancora intatte nel loro magico affiorare.
Agnese, 2004


Le Stanze di Daniela

sono semplici e lievi, eppure ti suggeriscono subito che quello è il posto giusto per risvegliare, dissotterrare, esplorare tutta quella meravigliosa complessità che hai sepolto sotto strati di quotidianità e pigrizie, tanto da dimenticartene.
Sono il luogo in cui, dopo un primo guardingo approccio con i tuoi compagni di avventura, scopri che stare assieme può essere così facile, naturale e bello… tanto da provare un moto di autentica gioia al pensiero del prossimo incontro.
A volte può inquietarti l’idea di una inopportuna dipendenza: non sarà che posso stare così bene solo ed esclusivamente qui? Ma in genere ti rassicura la ragionevole certezza che puoi replicare altrove.
E’ lì che il pennello e i colori rivelano cose di te che non conoscevi, o che avevi dimenticato o nonaffrontato.
Ed è lì che ti accorgi di essere capace, con quel pennello e con quei colori, di fare qualcosa di bello (e di poterlo condividere con gli altri).
Sono il luogo, infine, in cui anche la scrittura, sperimentata inizialmente con fatica e pudore, diventa naturale, fluida, felice e scopri con meraviglia che le tue parole raccontano anche qualcosa degli altri e che le parole degli altri parlano anche di te.
E che è bello ascoltare e ascoltarsi.
Valeria P.


Care Amiche dei colori, ecco vi chiamo così.
Che esperienza, che bel viaggio, che opportunità!
Scrivo così, di getto, quello che sgorga da dentro.
Insieme a voi, con voi, da voi e davanti a voi ho imparato che posso mettere a nudo la mia anima, i miei desideri, anche quelli che di solito “non si dovrebbe”.
Ho capito che non sono sola, che le mie lacrime possono uscire, mescolandosi alla vita, diluendo i colori troppo scuri, cupi, senza vergogna, senza il dovere di spiegazioni.
Pensare a voi, anche quando non ci vediamo (e mi è successo di farlo spesso) mi fa spuntare a volte un sorriso, a volte mi stringe la gola, altre mi infonde un senso di grande libertà ed evasione.
Tutto ciò è semplicemente, magicamente, un dono per me prezioso, che qualcuno ha voluto elargirmi, e gliene sono infinitamente grata.
E così, quando prenderò in mano pennello e colori, senza più angoscia, ma con gioia e bambinesco entusiasmo, penserò a voi, “ usandovi” sul mio foglio:
al Giallo che per me è Chiara, alla Blu Antonella, al rosso cuore di Barbara e… al Verde incerto e timido di Cristina.

Per finire con il perfetto e armonioso Arancio di Daniela!
Grazie, volevo che lo sapeste…
Cri


Quando mi sono riletta, non credevo alle mie orecchie, io,
proprio io avevo scritto una storia fantastica che aveva creato silenzio e attenzione e che in quel momento rispecchiava perfettamente i miei stati d'animo e i miei desideri.
Giovanna, Il colore vissuto, 2000

Un grazie…dall’arancione

Mi era partito un arancione un po’ sbagliato, nel colore e nelle parole.
Poi questo arancione qui. Che, fatemelo dire, mi piace proprio, questo arancione qui.
Contiene un grazie.
Contiene dei nomi, tanti.
Contiene questo mio passaggio di vita, che sento così importante.
E allora, nell’arancione e per l’arancione,
grazie all’estate, quella scorsa, in cui una mano sapiente ed un cuore generoso hanno seminato buone intenzioni e profonde speranze in un’anima un po’ allo sbando.
E grazie all’estate che verrà, che mi sento germogliare dentro.
Grazie alla forza che ho avuto, agli inverni che ho dovuto attraversare, a quelli che, prima o poi, lo so bene, torneranno.
Grazie a chi mi ha insegnato ad usare i colori ed il mio cuore con dolcezza.
Grazie a voi, anche, che avete accolto le mie lacrime e le mie trasformazioni come solo le madri,
le amiche,
le donne,
sanno fare.

Che sia un arancione d’amore per tutte, questo.
Alla faccia di tutti i predatori!
Valeria B.


Commozione

Mi fa salire le lacrime agli occhi

Commozione
Per la ricchezza che ci appartiene
Per la semplicità di cui siamo fatte

Commozione
Stasera a essere qua
Sola e con voi
Ognuna con il nostro tesoro ritrovato…

Alessandra, a conclusione del corso “Le stagioni”, dedica al gruppo questo scritto.


Esperienza del “Colore Vissuto”

Ciò che più mi ha affascinato di questa esperienza è stato il poter entrare dentro al colore. Intendo fin nelle “viscere” del colore.
Prima che sulla carta, l’approccio ad ogni colore avviene tramite il coinvolgimento di tutti i sensi.
Dall’udito: attraverso la musica, al tatto: attraverso esercizi corporei e discambio energetico, alla parola: attraverso l’espressione scritta e verbalmente condivisa, alla vista: attraverso l’osservazione contemplativa dei lavori di tutto il gruppo riguardanti uno stesso colore e per finire all’olfatto grazie alle corroboranti tisane, ad ogni colore di aroma diverso, sorseggiate nei momenti di pausa.

Il colore viene quindi “vissuto” dentro e fuori noi stessi in un continuo scambio.

A seconda della vibrazione che ogni colore provoca interiormente, lo spazio dedicato alla pittura può essere vissuto come un gioco, un divertimento, una liberazione, un’esplosione, un tormento o un acquietamento. Tutto dipende da ciò che quel colore ha rievocato a livello sensoriale, corporeo e spirituale.
Questo modo di sperimentare il colore innesca uno scambio tra il colore, come materia non solo fisica ma viva, e il nostro essere non solo corpo ma anima. Questo processo però non si esaurisce alla fine del lavoro sul singolo colore ma la vibrazione che sa creare il colore è come una miccia che una volta partita ha prodotto comunque una reazione.
Antonella L.


Era così particolare, strano: io con il pennello in mano.
All’inizio sensazione di inadeguatezza e poi incoraggiata a lasciarmi andare, a cancellare il giudizio, è fiorito il gioco, l’incontro col colore, il dare voce a me stessa.
Giovanna, Il colore vissuto, 2001


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